Per la pasta: Su di un tagliere disporre la farina a forma di fontana, creare un “buco” al centro in cui mettere le uova. Con una forchetta sbattere le uova, raccogliere la farina che vi è intorno e pian piano incorporarla alle uova fino a ottenere una massa...
LINGUA SALMISTRATA
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La lingua salmistrata è una prelibatezza culinaria derivata dalla lingua bovina, risalente a secoli fa, quando veniva utilizzata come metodo di conservazione della carne. Oggi è diventata una specialità gastronomica apprezzata non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Il colore rosato, l’aroma piacevole e il gusto delicato della lingua salmistrata la rendono un piatto singolare e distintivo, un vero e proprio viaggio nelle tradizioni culinarie del passato.
ingredienti
Lingua di bovino, sale, spezie, destrosio, saccarosio, aromi naturali, antiossidante E316, conservante E250
Ingredienti
Lingua di bovino, sale, spezie, destrosio, saccarosio, aromi naturali, antiossidante E316, conservante E250
SCADENZA
Consigli di conservazione
Valori nutrizionali
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LAVORAZIONE
La carne di lingua di manzo viene marinata per un periodo medio di 20 giorni, con l’aggiunta di sale, conservanti e aromi naturali.
Un passaggio cruciale è il massaggio della carne, che assicura una distribuzione uniforme degli ingredienti.
In seguito, la lingua assume una colorazione rosata, con un aroma piacevole e un gusto delicato, che contribuiscono a farne un piatto gustoso e ricco di sapore.
La carne risulta morbida e friabile, e non contiene glutine, lattosio, proteine del latte e OGM.
COME GUSTARLA AL MEGLIO
La lingua salmistrata è un prodotto versatile che può essere consumato in vari modi. La sua presentazione più tipica e tradizionale è come componente del bollito piemontese, servita con salsa verde.
Ma può anche essere gustata come fosse un salume, tagliata a fette sottili e usata nei risotti, nelle insalate e nella pasta.
Si abbina perfettamente con carciofi, patate, spinaci, sedano, uova e maionese, nonché con ingredienti dal sapore tendenzialmente dolce e delicato che possono smorzare il suo sapore aromatico e leggermente salato.
Una variante interessante viene dalla tradizione mantovana, che suggerisce di abbinare la lingua salmistrata alla mostarda di frutta.
Per quanto riguarda il vino, il Barbera o il Dolcetto d’Alba, entrambi piemontesi, si sposano benissimo con questo piatto.
Ricordiamo che la lingua salmistrata va consumata previa cottura. Prima della cottura, è consigliabile risciacquare il prodotto sotto acqua corrente per 10 minuti e cuocerlo in acqua bollente per circa 120 minuti. Il prodotto può essere congelato dopo la cottura.
CENNI STORICI
La lingua salmistrata ha una storia secolare, nata dalla necessità di conservare più a lungo la lingua bovina. Originariamente una pratica destinata a preservare la carne, il salmistrato si è sviluppato nel corso del tempo in una preparazione culinaria apprezzata in tutta Italia, ma particolarmente nella cucina veneta, nonché nelle regioni limitrofe quali Lombardia, Emilia, Friuli e Trentino.
Anche se la lingua è considerata una delle parti del bovino meno pregiate, ha guadagnato una posizione di rilievo nella cucina regionale grazie alla sua consistenza morbida e al suo sapore unico.
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