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Il Caciocavallo è un formaggio stagionato a pasta filata tradizionale del sud d’Italia. È prodotto con latte vaccino e l’aggiunta semplicemente di sale e caglio di agnello o capretto. L’origine del latte utilizzato per questo Caciocavallo è italiana.

Caratterizzato da un gusto dolce, delicato e mediamente sapido e un profumo aromatico di latte fresco. Ha una crosta sottile e dura dal colore giallo paglierino, tendenzialmente più scura se il formaggio è maggiormente stagionato. È un formaggio ricco di proteine, fosforo, calcio, lipidi e vitamina B2, con una percentuale di lattosio piuttosto bassa.

 

 

ingredienti

Latte vaccino di origine italiana, sale, caglio di agnello o capretto. Origine LATTE ITALIA. CROSTA NON EDIBILE.

Ingredienti

Latte vaccino di origine italiana, sale, caglio di agnello o capretto. Origine LATTE ITALIA. CROSTA NON EDIBILE.

SCADENZA
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Consigli di conservazione
Conservare in frigorifero
Valori nutrizionali
Valore energetico
1430 kJ - 345 kcal
Grassi
27 g
di cui acidi grassi saturi
18 g
Carboidrati
< 0,5 g
di cui zuccheri
0 g
Proteine
25 g
Sale
1,5 g

COME GUSTARLO AL MEGLIO

Il Caciocavallo è un formaggio molto versatile che può essere apprezzato in diversi modi. Molti lo preferiscono semplicemente crudo tagliato a cubettini per un aperitivo, accompagnato da salumi, pane fresco o taralli. Altrimenti, tagliato a fette sottili è perfetto per un panino o un tramezzino. Delizioso anche fuso al forno o in padella, dove si sprigiona la sua fragranza unica e si può apprezzare la sua consistenza che si scoglie in bocca. Se si sceglie la cottura al forno, è ottimo anche preparato da solo tagliandolo a fettine e cotto in una terrina oppure con l’aggiunta di ingredienti che possono esaltarne il sapore e creare una ricetta unica come il caciocavallo al forno con fave e prosciutto crudo. Inoltre, il Caciocavallo è un formaggio perfetto se volete realizzare ricette di pasta o verdure al forno oppure per gli involtini di carne. Immancabile anche sulla pizza!

L’ABBINAMENTO PERFETTO

Il Caciocavallo è un formaggio tradizionale del sud d’Italia e pertanto si abbina perfettamente con vini provenienti dagli stessi territori di produzione. Questo permette di creare un connubio di profumi e sapori tipici tradizionali del meridione. Consigliamo di gustarlo con un calice di vino bianco fresco dai profumi fruttati e agrumati come il Grillo oppure con un vino dal sapore equilibrato con note di frutta secca come il Fiano di Avellino DOCG.

LAVORAZIONE

Il Caciocavallo segue la sua fase di stagionatura appeso a cavallo di una trave, solitamente di legno (da cui deriva il suo nome). È proprio questa fase che conferisce al Caciocavallo i tratti distintivi che lo rendono unico e riconoscibile ovunque: il nome e la forma. Quest’ultima, infatti, deriva dalla modellazione della pasta del formaggio a forma di otto, quindi si formano due corpi tondeggianti uniti da una strozzatura nel punto di appoggio sulla trave durante la stagionatura.

CENNI STORICI

L’origine del Caciocavallo è piuttosto misteriosa e ricca di diverse teorie. Il pensiero più diffuso, come anticipato, fa risalire il nome di questo formaggio alla modalità in cui viene stagionato. Altre teorie, invece, sostengono che il caciocavallo prenda il suo nome dal Regno di Napoli, in cui era usanza marchiare il formaggio con lo stemma di un cavallo. Altri ancora raccontano che il nome sia originario dal fatto che in passato venisse appeso al dorso dei cavalli che lo portavano al mercato per la vendita. Anche in merito alle sue origini ci sono diversi racconti. Si pensa che esso sia stato portato dagli Ottomani i quali, a loro volta, lo avevano ricevuto dagli ebrei nel 1500. Tanto è il mistero attorno alle vicende che fanno approdare il caciocavallo sulle coste italiane. Ad ogni modo, il caciocavallo oggi è parte integrante della tradizione culinaria italiana del sud Italia tanto che ci sono diverse varianti. Possiamo trovare il famoso Caciocavallo Podolico, che prendo il suo nome dalla razza di vacche che ne producono il latte oppure il Caciocavallo Silano DOP, quello di Ciminà e ancora tanti altri.

SUGGERIMENTI IN CUCINA

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