Ingredienti e preparazione del prosciutto cotto
Questa particolare tipologia di carne lavorata può essere considerata valida sotto il profilo nutrizionale, a patto di scegliere prodotti di qualità elevata.
Davvero importante non cedere alla tentazione di farsi ammaliare da marche di prosciutto con prezzi bassi oppure da un acquisto poco oculato.
Per questo motivo potrebbe essere una buona soluzione quella di verificare l’etichetta.
Un buon prosciutto cotto si ottiene con l’impiego di carne di qualità: un passo fondamentale dunque sta nello scegliere una coscia di maiale allevato in modo sostenibile.
Per ottenere il prosciutto cotto è necessario disossare la coscia e salarla con un’apposita salamoia, composta di aromi, sale, nitrati e nitriti.
Quest’ultimi sono necessari, anche se in bassissime quantità, per riuscire a conservare il prodotto ed allungarne il periodo ottimale di consumo.
Durante le varie diverse fasi di lavorazione, alla carne vengono aggiunti acqua, polifosfati, proteine del latte, destrosio, maltodestrine, fruttosio, lattosio, proteine di soia e, in base al tipo di prosciutto ed alla ricetta, specifici aromi e additivi.
A questo punto nel processo di produzione arriva il momento della zangolatura, una fase particolare che prevede un massaggio alla coscia del maiale, il cui scopo quello di distribuire la soluzione a base di sale tra i vari tessuti.
Seguono poi la pressatura all’interno degli appositi stampi e la cottura, che avviene rigorosamente a vapore.
Infine, secondo i Decreti Ministeriali vengono identificate tre diverse fasce di qualità che dipendono principalmente dal tasso di umidità, calcolato sul prodotto sgrassato e deadditivato (UPSD): Prosciutto Cotto Alta Qualità, Prosciutto cotto scelto, Prosciutto Cotto.
Quali sono i valori nutrizionali del prosciutto cotto?
Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali di questo alimento, si deve evidenziare senza dubbio il buon apporto di proteine dall’alto valore biologico.
Con questo termine si intende un tipo di proteina che contiene aminoacidi essenziali in elevate quantità, tra cui la leucina, molto importante per l’attività sportiva.
Ad ogni modo, il prosciutto cotto non viene inserito all’interno delle fonti migliori di proteine, poiché al suo interno contiene un’elevata quantità di lipidi, soprattutto se non si procede ad eliminare, almeno, il grasso visibile.
Trattandosi prevalentemente di grassi saturi, risulta fondamentale non consumare questo prodotto in grandi quantità oppure con una frequenza ravvicinata.
A tale aspetto si aggiunge un’ulteriore considerazione, legata alla presenza di sale e di altri conservanti necessari per allungare il periodo ideale di consumo.
Ad ogni modo, dopo aver operato le necessarie distinzioni e aver compreso che consigliabile non eccedere con l’utilizzo di questo salume, utile sottolineare che dal punto di vista nutrizionale il prosciutto cotto può vantare buone quantità di elementi importanti per il nostro organismo.
Tra questi spiccano il fosforo, il ferro, il potassio e alcune vitamine del gruppo B. Per 100 grammi di prosciutto cotto, l’apporto di calorie ammonta a 215, che possono scendere in modo drastico qualora venga eliminata la striscia di grasso.
A fronte di una percentuale pressoché irrisoria di carboidrati (su 100 grammi solo lo 0,2%) e di zuccheri, per cui indicata la medesima percentuale, le proteine rappresentano quasi il 20%, mentre i lipidi possono arrivare a circa il 14%. Non trascurabile la presenza di fibra, che ammonta al 2,6%.
Le principali ricette con il prosciutto cotto
Il prosciutto cotto è molto diffuso su tutto il territorio nazionale e non stupisce dunque che siano numerose le ricette che ne prevedono l’impiego.
La pressoché omogenea diffusione da nord a sud è una delle caratteristiche più rilevanti di questo alimento, che in tal senso rappresenta quasi un’eccezione nella dieta mediterranea.
Il prosciutto cotto infatti un elemento indispensabile della cucina emiliana: basti pensare ai tortellini, ma anche alla straordinaria cotoletta alla bolognese, ma altrettanto importante in quella campana, come dimostra la sua presenza nel gateau di patate, nel casatiello e nel tortano.
Tuttavia, più che nelle ricette regionali, il prosciutto cotto è un ingrediente che non può mancare in quelle che profumano di casa, poiché legate ai ricordi infantili e a cibi che danno conforto.
Vediamo di seguito tre ricette pensate per valorizzare questo ingrediente in diverse portate.
Pasta panna, piselli e prosciutto: un primo per tutte le età
La ricetta di questo primo piatto è perfetta anche per cuochi alle prime armi: non a caso una delle preparazioni più casalinghe che esistano.
La preparazione ideale richiede un prosciutto cotto tagliato a dadini da una fetta spessa almeno un centimetro.
- L’importante ottenere cubetti di prosciutto cotto più o meno della stessa dimensione dei piselli.
- Mentre in un tegame di acqua bollente cuoce il proprio formato di pasta preferito, in una padella lasciar soffriggere un po’ d’olio e mezza cipolla tritata.
- Quando sarà dorata unire i piselli, che possono essere anche surgelati, e un mestolo dell’acqua di cottura della pasta, lasciando cuocere all’incirca per 15 minuti.
- Versare il prosciutto cotto e far andare il tutto per un paio di minuti, prima di unire una confezione di panna liquida, lasciando rapprendere non più di 3 minuti.
- Scolare e aggiungere la pasta all’interno della padella col condimento. Ora non resta che mescolare e servire ben calda.