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Formaggio Brie: come si serve e si mangia in modo corretto

Il brie è un formaggio di origini francesi poco stagionato, semigrasso, ricavato dal latte vaccino e dalla consistenza morbida e cremosa, il cui nome deriva dall’omonima zona geografica di produzione, ubicata nella parte orientale di Parigi (dipartimento di Seine-et-Marne).

Presenta la forma di una torta piatta e la sua superficie è inoltre ricoperta da una crosta commestibile di colore bianco, mentre l’interno è caratterizzato da una pasta giallo paglierino con sapore di crema, burro, note di funghi e frutta secca.

Nel 1980 due tipologie di brie, ovvero il Brie di Melun e il Brie di Meau, si sono aggiudicate la prestigiosa denominazione AOP (Appellation d’origine protégée), che equivale alla DOP nazionale.

Questo prodotto è perfetto da gustare sia da solo, sia come farcitura per panini e in abbinamento a numerosi altri cibi, ma come si fa a mangiare e servire? Scopriamolo subito in questa pratica guida ricca di consigli e informazioni utili!

Come si mangia il Formaggio Brie

Di solito il brie si mangia tagliato a spicchi, in quanto la parte centrale è la più gustosa e non risulterebbe dunque educato servirla solo a un numero limitato di ospiti.

Gli spicchi rappresentano dunque il miglior modo per distribuirla in maniera equa a tutti i commensali della tavola.

Questo metodo vale sia se il cibo viene consumato da solo, sia se viene utilizzato come farcitura per piadine, panini e bruschette.

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Quali sono i modi corretti per mangiare il Brie

In questo paragrafo verranno indicati ben tre modi corretti per mangiare il brie, grazie ai quali si eviteranno errori durante il servizio agli ospiti.

1° modo: tagliare il formaggio come se fosse una torta

Quando si possiede una forma intera di brie, tagliarla a fette triangolari come se fosse una torta si rivela la soluzione migliore, poiché si riesce a suddividere e distribuire meglio la parte centrale del formaggio, nonché la più buona.

Rimuovere la punta dai tranci e tenerla da parte significa comunicare agli altri commensali l’intenzione di tenerla solo per sé stessi e fa apparire subito maleducati.

Se il brie viene tagliato in maniera corretta, ogni fetta sarà provvista di una parte di crosta.

Qualora non si intenda consumare la crosta, tagliare il prodotto con un’angolazione più aperta per ricavare delle porzioni delle parti interne maggiori.

Nel suddetto modo nessuno lo noterà, a patto che gli spicchi mantengano la loro forma triangolare.

2° modo: mangiare la crosta insieme al resto del formaggio

La crosta del formaggio viene solitamente scartata, ma, nel caso del brie, questo non accade, poiché anche la suddetta parte è mangiabile, ed anzi regala una piacevole sensazione di scioglimento in bocca.

Essa, oltre a essere soffice e vellutata, ha un delicato retrogusto amarognolo in grado di valorizzare la parte cremosa del prodotto.

Al fine di assaporare al meglio le sue caratteristiche, si raccomanda però di assicurarsi circa l’effettiva freschezza, perché se invecchia assume un sapore intenso e sgradevole.

Riconoscere un prodotto in fase di deterioramento è facile: basta solo guardare il colore della crosta, il quale non è più bianco ma grigio.

Inoltre le muffe non saranno più distribuite in modo uniforme, ma comporranno delle striature spiacevoli alla vista.

3° modo: eliminare la crosta dal formaggio

Se non si intende consumare la crosta del brie, vuoi perché non gradita, vuoi anche perché al tavolo è presente una donna in stato di gravidanza, è possibile eliminarla.

Bisogna però tenere a mente che l’operazione non è semplice, in quanto trattasi di un formaggio appiccicoso e morbido.

Per facilitare il procedimento, provare a tagliare la parte superiore, così da mangiare la parte centrale con maggiore comodità.

Si rivela altrettanto utile collocare la forma nel freezer per circa mezz’ora, in modo da poter rimuovere la crosta con pochi semplici gesti, basta solo avere a disposizione un coltello ben affilato.

Prima di consumarlo attendere venti minuti, così da farlo adattare nuovamente alla temperatura dell’ambiente.

Come servire il Brie

Al fine di apprezzare al meglio il brie, lasciarlo per 1 ora a temperatura ambiente.

Se tirato fuori dal frigo, avrà infatti la possibilità non solo di diventare cremoso e morbido, ma anche di sprigionare al massimo tutti i suoi aromi.

Ma non è tutto: questo accorgimento cancellerà il suo sapore di ammoniaca che potrebbe svilupparsi nelle porzioni già tagliate e conservate per alcuni giorni.

Un’altra ottima modalità di consumo consiste nel scaldarlo in forno oppure nel microonde, così da farlo sciogliere e diventare filante.

Quando si acquista una forma rotonda, servirla tagliata a triangoli con un apposito coltello da formaggio a lama stretta, possibilmente provvista di fori, i quali evitano che il suddetto si attacchi.

Per quanto riguarda le dimensioni di ogni fetta, devono essere relativamente ridotte e di circa 3 centimetri cadauna.

Con cosa servire il Brie

Il brie al naturale è perfetto da adagiare sui crackers oppure sulle fette di pane provviste di crosta croccante, basti pensare alla baguette. Non è necessario spalmarlo.

Per creare dei piacevoli giochi di sapore, nessuno vieta di abbinarlo con della frutta secca oppure fresca come uva, pere, mele e agrumi.

Il medesimo discorso vale anche per miele, composte, gelatine e marmellate, meglio se acidule come lamponi, fichi, amarene e frutti di bosco.

Questo formaggio diventa inoltre adatto per creare, insieme ad altri salumi e prodotti caseari, un invitante tagliere di antipasti e aperitivi da gustare con un calice di vino rosso oppure bianco come champagne, Riesling e Pinot Nero.

Coloro che non desiderano bere alcolici, possono ripiegare sui succhi di frutta, per esempio quello di mele, d’uva e mirtillo.

Come cucinare il Brie

Gli amanti dei formaggi spalmabili ameranno, senza ombra di dubbio, il brie fatto cuocere al forno oppure al microonde.

Per ottenere un buon risultato, foderare con un foglio di carta forno una teglia e far cuocere in forno preriscaldato a 175° C per 5 minuti.

Non superare questo tempo, altrimenti il prodotto diventerà liquido e si spanderà sull’intera superficie della pirofila.

Per rendere la ricetta più ricca e gustosa, è possibile aggiungere frutta secca tritata, marmellate, miele, erbe aromatiche fresche oppure essiccate e spezie.

Una volta portato in tavola, al fine di spalmarlo o intingere i propri cibi preferiti, togliere solo la parte superiore della crosta, così da creare un vero e proprio scrigno ricco di gusto.

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Formaggio brie: informazioni utili

In questa sezione conclusiva della guida sul brie verranno fornite delle informazioni utili, in modo da rendere edotti i consumatori.

Come conservare il Formaggio Brie

Il brie può essere conservato fino a un paio di settimane, a patto che la confezione sia integra.

Una volta aperto, la durata scende a massimo 7 giorni.

Quando la crosta assume una colorazione grigiastra, presenta della muffa verde oppure rosa ed emana un odore molto simile a quello dell’ammoniaca, significa che è iniziato il deterioramento ed è dunque bene gettare l’alimento, pena elevati rischi nei confronti della salute.

Il medesimo discorso vale anche per la parte interna, visto che diventa eccessivamente molle e diventa gialla.

Qualora non si riuscisse a terminare durante un pasto, avvolgerlo in un foglio di carta per formaggi (si acquista senza problemi presso qualsiasi supermercato) e riporlo nel cassetto del frigo per preservarlo dall’umidità.

Si può congelare il Brie?

Si sconsiglia di congelare il brie, a meno che non si desideri preparare delle specifiche ricette in cui la durezza rappresenta l’elemento chiave, basti pensare a una torta salata oppure a uno sformato.

All’interno del freezer ha una durata massima pari a 6 mesi e quando si vuole consumarlo, trasferirlo in frigo e attendere che ritorni morbido.

In quali formati è possibile acquistare il Brie?

In commercio è possibile trovare il brie sia in forme intere che a fette triangolari, il cui peso può variare a seconda delle esigenze.

Come viene prodotto il Formaggio Brie

La realizzazione del brie avviene attraverso queste fasi:

  1. si inizia con la raccolta del latte vaccino crudo non sottoposto a pastorizzazione, il quale viene poi fatto cagliare;
  2. man mano che la cagliata si forma, essa viene collocata all’interno degli stampi, tramite una spannarola forata, in modo da sovrapporre vari strati;
  3. a questo punto tutte le forme di formaggio vengono fatte maturare e salate a secco con modalità manuale;
  4. la stagionatura avviene all’interno di apposite cantine ventilate, dove l’umidità e la temperatura vengono costantemente tenute sotto controllo;
  5. la durata della stagionatura dura come minimo 4 settimane, in modo da permettere le tipiche muffe bianche che ricoprono la crosta, ossia i funghi Penicillinum camemberti e funghi Penicillinum candidum. Proprio a causa della loro presenza che il brie è anche conosciuto come formaggio dalla crosta fiorita.

Che differenza c’è tra Brie e Camembert

La differenza sostanziale tra Brie e Camembert è la produzione: quella del primo formaggio è infatti il doppio rispetto al secondo, visto che dura ben 8 settimane.

Il camembert viene invece fatto stagionare più a lungo.

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