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Salumi per diabetici: quali salumi si possono mangiare?

Salumi e rischio di diabete: cosa dicono gli studi

Numerosi studi hanno esaminato la correlazione tra il consumo di insaccati e l’insorgenza del diabete, in particolare quello di tipo 2.

La glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue, è un indicatore chiave per chi soffre di diabete. Alcuni alimenti con alto indice glicemico possono causarne picchi rapidi e le carni stagionate sono spesso oggetto di dibattito in questo contesto.

Mentre alcune ricerche suggeriscono che il consumo eccessivo di carne rossa e salumi può aumentare il rischio di diabete, altri studi suggeriscono che è la presenza di grassi saturi, zuccheri aggiunti e altre sostanze che potrebbero avere un impatto.

Le linee guida ufficiali variano, ma la maggior parte degli esperti in nutrizione raccomanda una moderazione nel consumo degli insaccati, in particolare quelli ricchi di grassi e zuccheri, come la pancetta e la mortadella.
 
 

Il ruolo dei salumi nella dieta dei diabetici

Per chi già soffre di diabete, monitorare l’indice glicemico degli alimenti è fondamentale: è quindi spesso consigliato seguire una dieta ricca di alimenti con basso indice glicemico e limitare quelli ad alto indice.

In questo panorama, alcuni insaccati possono essere consumati con moderazione. Bresaola e prosciutto crudo, ad esempio, sono considerati tra i migliori salumi per i diabetici, in quanto tendono ad avere un contenuto di grassi e zuccheri più basso. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un nutrizionista prima di fare scelte alimentari.

Inoltre, per abbassare il tasso glicemico nel sangue, integrare la dieta con alimenti magri come bresaola o formaggi stagionati come il parmigiano può essere benefico. Ma, come sempre, la moderazione è la chiave, e qualsiasi cambiamento nella dieta dovrebbe essere fatto con cautela e sotto la guida di professionisti della salute.
 
 

Salumi e Glicemia: Una Relazione Complessa

 

Come i salumi influiscono sulla glicemia

Il consumo di carni rosse e stagionate ha un impatto sulla glicemia, ovvero la quantità di zucchero nel sangue. Non tutti i prodotti della norcineria hanno lo stesso effetto: per esempio, mentre lo speck e il prosciutto cotto sono insaccati che possono determinare variazioni nella concentrazione di glucosio nel sangue, alcune carni bianche come il pollo hanno un indice glicemico pari a zero.

Un grammo di carboidrato, infatti, ha un impatto molto diverso rispetto a un grammo di proteina. C’è da considerare che la pancetta e la mortadella, essendo ricche di grassi saturi e insaturi, possono portare a una glicemia alta. Le persone con il diabete dovrebbero quindi considerare con attenzione cosa mangiare.

Mentre i nutrizionisti raccomandano maggiore cautela nel consumo di carne rossa e alcune carni stagionate, è anche vero che non tutti gli alimenti con indice glicemico alto sono off-limits: per esempio, chi soffre di diabete può consumare la mozzarella e può mangiare il parmigiano, ma in quantità controllate.

La differenza tra carboidrati e proteine nella dieta dei diabetici

Nella dieta di chi soffre di diabete mellito, i carboidrati hanno un ruolo cruciale, poiché influiscono direttamente sulla concentrazione di glucosio nel sangue. Questo perché gli alimenti ad alto contenuto di carboidrati possono provocare picchi di glicemia, specialmente se consumati in grandi quantità.

I diabetici devono quindi dare priorità agli alimenti con un indice glicemico basso e limitare quelli con un alto indice.

Le proteine, d’altra parte, hanno un minimo impatto sulla glicemia. Questo non significa che i diabetici possono consumare proteine illimitatamente. La bresaola, ad esempio, è un piatto a base di carne ricco di proteine, ma è preferibile limitare il consumo a 1-2 porzioni di carne alla settimana.

Tutte le linee guida ufficiali per il diabete raccomandano il consumo di carne in quantità moderate, ma i formaggi si possono consumare, a patto che siano selezionati con oculatezza.

In generale, in caso di diabete, è importante essere consapevoli di quali salumi possono essere inclusi nella dieta e quali è meglio evitare.

Salumi Consigliati per Diabetici

 

Prosciutto crudo: benefici e dosi consigliate

Il prosciutto crudo è un prodotto della norcineria apprezzato da molti per il suo sapore unico e la sua consistenza. Nonostante la sua popolarità, chi ha problemi di glicemia alta può mangiare questo prodotto, ma con alcune precauzioni.

Infatti, il prosciutto crudo contiene minerali come ferro e zinco, utili per il nostro organismo, ma è anche ricco di grassi, in particolare quelli saturi e insaturi.

La dose consigliata per i diabetici è di circa 50 grammi di carne al giorno.

È bene ricordare che, se inserito in ricette con salumi per diabetici, il prosciutto crudo deve essere consumato con moderazione.

Prosciutto cotto: perché potrebbe essere una scelta migliore

A differenza del prosciutto crudo, quello cotto potrebbe rappresentare una scelta migliore per chi ha la presenza di diabete.

Questo perché si tratta di un prodotto generalmente meno grasso e, quindi, quelli più magri sono preferibili per chi deve mangiare con diabete. Inoltre, il prosciutto cotto non aumenta significativamente il valore glucidico, a meno che non sia consumato in grandi quantità.

Una buona notizia per gli amanti della pizza: chi ha il diabete può mangiare la pizza, specialmente se guarnita con prosciutto cotto e formaggi mediamente grassi, come la mozzarella.

Pancetta, guanciale, salame: quali sono le dosi giornaliere consigliate e perché

La pancetta, il guanciale e il salame sono carni stagionate molto gustose, ma chi ha problemi di glicemia deve essere particolarmente attento.

Il salame, in particolare, è un insaccato che può essere ricco di grassi e di sale, aumentando così il rischio di diabete di tipo 2.

Per quanto riguarda la pancetta e la mortadella, è bene limitare il consumo a porzioni controllate.

Le persone in trattamento per il diabete conclamato dovrebbero consultare un nutrizionista per comprendere quali sono gli alimenti da evitare e quali possono mangiare i diabetici.

Per la prevenzione del diabete di tipo 2, è sempre consigliabile optare per cibi meno grassi e monitorare regolarmente il livello di zucchero nel sangue.

Le nostre varietà

 
 

Salumi da Evitare o Limitare

 

Mortadella: perché non è l’ideale per un diabetico

Questa delizia norcina, nonostante sia amata da molti per il suo sapore ricco e la sua consistenza morbida, può non essere l’ideale per chi ha problemi di glicemia. Essa, infatti, contiene un’alta percentuale di grassi, in particolare di tipo saturato.

Inoltre, la pancetta e mortadella spesso vengono prodotte con l’aggiunta di additivi e conservanti, che potrebbero aumentare il rischio di sviluppare complicanze legate al diabete.

Chi segue un trattamento per il diabete dovrebbe limitare il consumo di mortadella o evitarla completamente, a meno che non sia specificamente indicato dal proprio medico o nutrizionista.
 

Altri salumi ad alto contenuto di grassi o additivi

Ci sono molti altri salumi che possono non essere ideali per chi deve controllare il livello di glucosio nel sangue o deve abbassare la glicemia. I diabetici sono quindi chiamati a svolgere una selezione attenta nella scelta di carni e salumi da inserire nel proprio piano alimentare, così come informarsi su quali sono i formaggi “accettati”.

Alcuni salumi che contengono alti livelli di grassi o additivi possono avere un impatto negativo sul controllo del valore glucidico. Anche se potrebbe sembrare allettante, non tutti possono mangiare con il diabete ciò che desiderano.

Mentre alcuni formaggi, come quelli a basso contenuto di grassi, possono essere consumati con moderazione, altri cibi come il cioccolato fondente possono richiedere maggiore cautela.

È sempre consigliabile assicurarsi di avere una dieta equilibrata e ricca di nutrienti. Alcune opzioni più sane potrebbero includere lo yogurt magro alla frutta o il latte parzialmente scremato. Anche se per molti diabetici si raccomanda di consumare carne magra e pesce, è essenziale assumerli con moderazione e  sempre tenendo d’occhio la propria glicemia.
 
 

Il Ruolo del Sale nei Salumi

 

Perché il contenuto di sale è importante per i diabetici

Il contenuto di sale nei salumi è un fattore critico per tutti, ma in particolare per i diabetici. Un elevato apporto di sodio può contribuire all’ipertensione, una condizione comune nelle persone con diabete.

L’ipertensione, a sua volta, può aumentare il rischio di complicanze cardiovascolari. Molti salumi aumentano il nostro apporto giornaliero di sodio significativamente e, per chi è in trattamento per il diabete, questa potrebbe essere una preoccupazione aggiuntiva. Mentre il cioccolato fondente o alcuni formaggi possono avere benefici per la salute se consumati con moderazione, il sale nei salumi non offre tali vantaggi.
 

Il salume più salutare: quale ha meno sale di tutti

Mentre è difficile determinare quale salume abbia il minor contenuto di sale di tutti, poiché varia a seconda del produttore e del processo di preparazione, è importante leggere sempre l’etichetta nutrizionale quando si fa la spesa.

Optare per salumi con ridotto contenuto di sodio o quelli preparati senza l’aggiunta di sale può essere un’opzione migliore per i diabetici.

Inoltre, per mantenere un equilibrio nella dieta, potrebbe essere utile assicurarsi di avere anche alimenti che controbilancino l’apporto di sodio, come il latte parzialmente scremato, che può aiutare a fornire minerali essenziali senza aggiungere troppo sodio alla dieta. Anche in questo caso, è importante pero introdurre con moderazione latte parzialmente scremato nel proprio piano alimentare.

Altri prodotti selezionati

 

Ricette con Salumi a Prova di Diabete

Ecco tre esempi di ricette. Sebbene siano pensate per chi segue questa dieta, è fondamentale consultare un medico o un dietista prima di introdurle o apportare cambiamenti significativi al proprio regime alimentare.

1. Carpaccio di Bresaola con Rucola e Avocado:

Un antipasto leggero e ricco di proteine. L’aggiunta dell’avocado fornisce grassi sani e una consistenza cremosa che si abbina perfettamente con il resto degli ingredienti

Ingredienti per 2 persone:

  • 150 g di bresaola
  • 50 g di rucola fresca
  • 1 avocado, tagliato a fette sottili
  • Olio d’oliva extra vergine
  • Succo di limone
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. Disporre le fette di bresaola su un piatto.
  2. Distribuire sopra la rucola lavata e asciugata.
  3. Aggiungere le fette di avocado.
  4. Condire con olio, succo di limone, sale e pepe a piacere..

 

2. Zucchine ripiene al salame:

Le zucchine ripiene sono un piatto versatile che si presta sia come secondo piatto sfizioso per una cena in famiglia, sia come snack da portare per un picnic, poiché sono gustose anche a temperatura ambiente

Ingredienti per 2 persone:

  • 4 zucchine medie (4)
  • 100 g di pasta di salame a basso contenuto di grassi
  • 100 g di Ricotta
  • Erba cipollina, tritata
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. Tagliare le zucchine a metà per lunghezza e scavare la polpa.
  2. In una ciotola, mescolare la pasta di salame, la ricotta e l’erba cipollina.
  3. Riempire le zucchine con il composto appena creato.
  4. Cuocere in forno a 180°C per circa 20-25 minuti o fino a quando le zucchine sono tenere.

 

3. Involtini di pollo con speck e spinaci

Gli involtini di pollo sono una scelta eccellente come piatto principale per una cena speciale o un evento festivo, e si adattano perfettamente anche come pasto da portare in viaggio.

Ingredienti per 2 persone:

  • 4 fettine sottili di petto di pollo
  • 8 fette di Speck
  • 200 g di spinaci freschi
  • Olio d’oliva extra vergine
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. Stendere le fettine di pollo e coprirle con le fette di speck.
  2. Mettere un po’ di spinaci sullo speck.
  3. Arrotolare le fettine di pollo per creare degli involtini.
  4. Fissare con uno stuzzicadenti se necessario.
  5. In una padella con un po’ d’olio, cuocere gli involtini fino a quando non sono dorati e cotti all’interno.

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