Ricotta Salata: calorie e valori nutrizionali
La ricotta salata è ricca di proteine nobili e rispetto ad altri formaggi stagionati risulta essere molto più digeribile e leggera.
Gustosa e saporita, 100 grammi di prodotto apportano 280 calorie distribuite in 73% di grassi, 9% di carboidrati e 18% di proteine. Nello specifico, i valori nutrizionali sono così suddivisi:
- 2 grammi di carboidrati, fra cui 2 grammi di zuccheri;
- 1,2 grammi di sodio;
- 3,1 grammi di sale;
- 18 grammi di proteine;
- 23 grammi di grassi, di cui 15 grammi sono acidi grassi saturi.
Sulla base di questi dati, è bene consumare la ricotta salata con moderazione.
Pur essendo fonte di proteine (da poter alternare con quelle della carne e del pesce), è ricca anche di sale, un ingrediente che se consumato in quantità superiori a quelle consentite (2 grammi al giorno) può comportare non pochi problemi, causando l’innalzamento della pressione sanguigna e di conseguenza l’aumento delle probabilità di sviluppare l’ipertensione.
Inoltre, va precisato che, nella preparazione della ricotta salata alcuni caseifici provvedono all’aggiunta di panna al siero in modo da favorire l’addensamento e ciò contribuisce ad aumentare l’apporto calorico dell’alimento (maggiore se si utilizza il latte di bufala).
Ricotta salata in gravidanza: consumarla o evitarla?
Durante la gestazione, è necessario eliminare dalla dieta alcuni alimenti, per scongiurare lo sviluppo di pericolose infezioni per il feto e la futura mamma, come la listeriosi e la toxoplasmosi.
Le patologie sono la diretta conseguenza di contaminazioni batteriche, una cattiva conservazione del prodotto oppure di una scarsa igiene.
Entrambe le malattie, in condizioni normali, si manifestano con sintomi molto simili a quelli dell’influenza e dell’intossicazione alimentare, provocando l’ingrossamento dei linfonodi.
Ma durante la gravidanza il discorso è diverso perché possono causare un aborto spontaneo, un parto prematuro oppure delle malformazioni al feto.
Va segnalato che il 90% dei bimbi nati con Toxoplasmosi non presentano segni evidenti della malattia, la quale si manifesterà nel tempo con specifiche forme di infezione.
La toxoplasmosi è causata dall’ingestione involontaria del protozoo Toxoplasma gondii.
Tipica dei mammiferi, fino a qualche anno fa era conosciuta come la malattia del gatto, perché il loro tratto intestinale costituisce un terreno fertile dove stabilirsi e riprodursi.
Ma ciò non vuol dire che il felino sia responsabile della trasmissione.
In realtà, il parassita si trasmette anche solo toccando cibi infetti o consumando per l’appunto i latticini o i formaggi non pastorizzati, la carne cruda e la verdura non adeguatamente lavata.
La prevenzione durante la gestazione, quindi, gioca un ruolo molto importante.
I medici e i migliori ginecologi, infatti, suggeriscono di lavare sempre con estrema accuratezza l’insalata e la verdura, di sciacquare le mani dopo aver toccato la carne cruda ma anche la lettiera del micio e soprattutto di scegliere con cura i formaggi ed i latticini da consumare.
A tal proposito, è bene chiarire che la ricotta salata può essere consumata in gravidanza a patto che venga prodotta con latte pastorizzato.
L’alimento va mangiato con moderazione, perché anche se molto gustoso e fonte di un discreto apporto di calcio, utile sia alla futura mamma che per il nascituro, è molto calorico e sapido, il che comporta piacere per il palato ma chili di troppo e il rischio di sviluppare l’ipertensione.
Per non incorrere in problemi, è importante scegliere prodotti che hanno subito un trattamento termico volto a distruggere i microrganismi patogeni nonché a disattivare gli enzimi.
A differenza di altri latticini o formaggi, per la ricotta si preferisce la pastorizzazione UHT (Ultra Hight Temperature) che prevede un trattamento termico a 135-150°C per 4 secondi.
L’alta temperatura consente al tempo stesso di sterilizzare l’alimento, rendendolo assolutamente sicuro anche per le donne in stato interessante.
è indispensabile, quindi, controllare sempre l’etichetta dei prodotti industriali, verificando che sia presente la dicitura UHT.
Anche se non è consigliato acquistare prodotti artigianali al fine di evitare una possibile contaminazione da salmonellosi, non bisognerebbe privarsi del gusto di un prodotto realizzato secondo tradizione.
A tal proposito, quindi, è preferibile affidarsi alla trasparenza di caseifici sicuri con spedizione a domicilio che rispetta la catena del fresco.
Questo perché la ricotta salata di tipo industriale deve sottostare a protocolli molto rigidi di sicurezza delle catene di alimentari.
Pertanto, possono essere considerate sicure al 100%.
Quali formaggi mangiare in gravidanza e quali evitare?
In gravidanza è bene prestare attenzione al consumo di formaggi e latticini.
Alcuni di essi aumentano il rischio di contrarre la toxoplasmosi, la salmonella, la listeriosi e altre infezioni di tipo batterico.
La mozzarella di bufala costituisce un ottimo alimento per la futura mamma e il nascituro, se mangiata in porzioni ben equilibrate.
Il prodotto fresco fornisce, infatti, un buon apporto di calcio, proteine e grassi. La ricotta fresca è addirittura più leggera e digeribile.
Non hanno controindicazioni:
- la zizzona di Mondragone classica oppure nella versione più gustosa affumicata;
- la treccia;
- la figliata;
- i teneri bocconcini;
- la burrata di bufala e la stracciatella, ottenute dalla lavorazione del latte pastorizzato.
Non comportano rischi:
- il Grana Padano;
- il Parmigiano;
- tutti i formaggi stagionati.
Ottimi anche il formaggino, la scamorza, il caprino, la robiola, il caciotta, la feta, i fiocchi di latte e la crescenza.
Sono invece da evitare categoricamente tutti i derivati del latte non pastorizzato (ad esempio la fontina), i formaggi a pasta molle che presentano delle muffe e sono erborinati come il Gorgonzola, il brie e il Camembert.
Ricetta n.1: Pasta alla Norma con Ricotta Salata
Appurato che la ricotta salata può essere consumata anche in gravidanza ma con moderazione, ci si può sbizzarrire nella realizzazione di golosi piatti, tra cui la pasta alla Norma.
Pietanza tipica siciliana, anzi catanese, si prepara in poco tempo e si caratterizza per il costo basso e la varietà di colori.
Procedimento:
- friggere le melanzane;
- preparare la salsa di pomodoro con uno spicchio d’aglio, qualche foglia di basilico, un filo d’olio e sale quanto basta;
- mescolare il tutto alla pasta (meglio se rigatoni);
- impiattare e cospargere con una generosa spolverata di ricotta salata;
- servire subito.
Ottima anche la variante della pizza alla Norma.
Ricetta n.2: Gnocchi di zucca alla salvia con Ricotta Salata
Ricetta semplice e dal sapore delicato, saprà conquistare il palato più esigente delle donne in stato interessante.
Procedimento:
- Cuocere gli gnocchi (artigianali oppure già pronti) in abbondante acqua salata e attendere che salgano tutti a galla;
- nel frattempo, in una padella, far sciogliere una noce di burro e almeno 10 foglie di salvia fresca tritate;
- versare gli gnocchi e saltarli per un paio di minuti;
- aggiungere la ricotta salata, mescolare e gustare la pietanza ancora calda.
Ricetta n. 3: Frittata di cipolla con Ricotta Salata grattugiata
Ricetta tipica campana, la frittata di cipolla con ricotta salata grattugiata è un ottimo secondo ma può diventare anche un perfetto piatto unico.
Procedimento:
- affettare 4 cipolle (preferibilmente bionde perché più dolci) e farle dorare in una padella con una noce di burro;
- nel frattempo, in una ciotola, sbattere 4 uova
- aggiungere poi pepe, sale e 1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
- unire il tutto alle cipolle e mettere sul fuoco, nella stessa padella;
- cuocere da un lato e dall’altro la frittata;
- servire calda o fredda (in base ai gusti) accompagnata a dell’insalata oppure a dei salumi.