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Quanto dura il Gorgonzola in frigo? Come si conserva il Gorgonzola

Nel vasto e frastagliato panorama dei formaggi erborinati, il gorgonzola rappresenta senza alcun dubbio uno dei più apprezzati, e non solo a livello italiano!

Grazie alla sua notevole versatilità in cucina, nonché al perfetto equilibrio tra consistenza morbida e voluttuosa e sapori a tendenza amara, il gorgonzola trova impiego sulla tavola di tutti i giorni e ancor di più su quella delle feste.

Eppure, quando si tratta di conservare al meglio questa eccellenza casearia italiana, sono molte le persone che nutrono dei dubbi.

Ciò si deve in parte alla presenza di muffa buona sul prodotto originale, che rappresenta una garanzia di qualità e artigianalità, ma può anche generare confusione.

All’interno di questo approfondimento vedremo quanto dura il gorgonzola in frigo, nonché come si conserva in maniera ottimale.

Inoltre, prenderemo in considerazione tutto ciò che c’è da sapere sull’eventuale congelamento del gorgonzola, senza dimenticare di approfondire una serie di informazioni specifiche su questo prodotto straordinario che potrebbero essere utili per un suo migliore utilizzo in cucina.

Quanto dura il Gorgonzola in frigo?

Protetto da una denominazione apposita che ne certifica la qualità e la tipicità, il gorgonzola è un pregiato formaggio erborinato italiano, originario della cittadina lombarda omonima, che viene tuttora prodotto in molte zone della regione, tra cui in particolare Milano, Novara e Pavia.

Si tratta di una vera eccellenza gastronomica nostrana, che rappresenta il culmine della sapienza casearia.

Dall’osservazione dei processi di trasformazione naturale degli alimenti a contatto con l’aria e con gli sbalzi di temperatura nasce un formaggio al cui interno sono presenti venature di muffa che conferiscono un sapore inconfondibile.

Purtroppo, proprio quanto i processi di trasformazione a contatto con l’aria possono portare a scoperte gastronomiche rilevanti, quando non sono gestiti in maniera professionale portano alla marcescenza di un cibo.

Ecco dunque che fattori non molto diversi da quelli che permettono al gorgonzola di essere così saporito e versatile, possono causarne il deterioramento dopo l’acquisto.

Per fortuna, come per tutti i tipi di formaggio, il gorgonzola può essere conservato in modo ottimale in frigorifero, allungando in modo significativo il periodo di tempo in cui è possibile gustarlo nel pieno delle sue qualità organolettiche.

Per quanto riguarda il gorgonzola, dopo l’acquisto non è consigliato lasciare il prodotto troppo a lungo a temperatura ambiente. è possibile lasciare il formaggio fuori dal frigo per un limite massimo di due ore.

Trascorso questo lasso di tempo, infatti, il prodotto comincia a reagire a contatto con l’aria e soprattutto con il calore dell’ambiente.

Il gorgonzola può essere facilmente lasciato nell’involucro originale e riposto nell’apposito comparto del frigorifero se si prevede di utilizzarlo entro circa sei-sette giorni, anche se in realtà quando è ben avvolto da strati di carta e pellicola può durare fino a tre settimane.

Qualora vi sia necessità di prolungare ulteriormente la sua durata, la strada ottima è senza dubbio quella del congelatore, come approfondiremo meglio nel paragrafo successivo.

Come conservare al meglio il Gorgonzola in frigorifero?

Per massimizzare la durata di conservazione di una fetta di gorgonzola dopo l’apertura del pacchetto, è consigliabile avvolgere con fermezza l’involucro originale, eliminando eventuali fessure dalle quali può passare l’aria.

Nell’ottica di ottenere la massima protezione non serve spendere una fortuna, si possono usare prodotti comuni, come la pellicola trasparente o i fogli di alluminio.

Per ottenere risultati ancora più a prova di umidità e ossidazione, è possibile avvolgere la fetta di formaggio prima nella carta da forno o nella carta oliata.

All’interno di questi materiali è contenuta anche una piccola barriera protettiva d’olio, che permette al formaggio di non attaccarsi e rende perciò molto più semplici le operazioni di incarto e scarto.

Infine, ricoprire con pellicola trasparente prima di riporre in frigorifero.

Se si sono seguiti tutti questi passaggi in modo scrupoloso, il gorgonzola può arrivare a durare fino a tre settimane, o anche quattro al massimo, nell’apposito comparto del frigorifero.

Ad ogni modo, se si desidera conservare un pezzo in vista di un periodo di assenza, è possibile congelare il formaggio per prolungarne la durata.

Per ottenere un risultato ottimale, è sufficiente avvolgere il formaggio in sacchetti per alimenti studiati appositamente per la conservazione in freezer.

Il tempo di conservazione con questa modalità si estende notevolmente e perciò può rispondere alle esigenze di tutti coloro che vivono da soli, oppure vogliono controllare l’apporto calorico con una dieta equilibrata, concedendosi ogni tanto un pezzettino di gorgonzola.

All’interno del freezer questo formaggio può mantenersi anche più di sei mesi, tuttavia, questo è il limite di tempo entro il quale il prodotto conserva le sue migliori caratteristiche.

Al momento dell’uso, è importante non conservare a temperatura ambiente il sacchetto, bensì spostare il formaggio dal freezer al frigorifero.

Nel caso in cui sia necessario utilizzarlo immediatamente, è possibile scongelare nel microonde o in acqua fredda. In alternativa, se il formaggio deve essere inserito all’interno di una preparazione calda, può essere usato anche nella forma congelata.

Dal punto di vista dell’esperienza di degustazione, è importante notare che il gorgonzola congelato tende ad assumere una consistenza più granulosa e friabile, perdendo in parte la morbidezza e il sapore che lo rendono inconfondibile.

Ecco perché quando viene congelato e poi scongelato, il gorgonzola si adatta maggiormente all’impiego in preparazioni come salse e zuppe.

Come capire se il Gorgonzola è ancora buono o è meglio buttarlo?

Dal momento che il gorgonzola presenta al proprio interno le classiche venature prodotte proprio dall’azione dei batteri, molte persone si trovano in confusione quando arriva il momento di valutare se il formaggio è ancora buono.

Come prima cosa, per eliminare ogni dubbio in tal senso, può essere utile specificare che il processo di produzione del gorgonzola è fortemente regolamentato e controllato, in modo tale da monitorare con attenzione la presenza batterica.

In ogni fase della lavorazione le tecniche si caratterizzano per un livello d’igiene notevole.

Quando il formaggio conclude la sua trasformazione, inoltre, viene ulteriormente verificato in modo tale da comprovarne la sicurezza per il consumatore.

Anche se prima dell’acquisto tutto si svolge in modo regolare e la muffa all’interno del gorgonzola è solo di tipo buono, ciò non impedisce al formaggio di sviluppare batteri che producono muffe dannose per l’uomo a causa di una non adeguata conservazione.

Quando si nota della muffa bianca, grigia o blu che fa capolino sulla fetta di gorgonzola, non sempre è necessario gettare tutto nell’immondizia.

Eliminando l’area interessata con un coltello, avendo cura di non toccare la muffa e contaminare altre parti del formaggio, sarà possibile gustare il prodotto restante.

Tuttavia, se si nota che la muffa è all’interno dell’involucro, è consigliabile evitare il consumo del formaggio.

Anche la consistenza può dare indicazioni preziose per quanto concerne lo stato di salute del gorgonzola, il quale se sta andando a male tenderà a indurirsi.

In linea generale, se il formaggio appare duro oppure emana un forte odore di latte rancido, meglio gettarlo nella spazzatura.

Lo stesso vale quando si nota che il formaggio è diventato improvvisamente più scuro a causa del processo di ossidazione, dovuto a un’esposizione prolungata e soprattutto non controllata con l’aria.

Se ciò avviene in frigo, il rischio che batteri di altri alimenti intacchino il gorgonzola è ancora più alto.

Conclusioni sulla conservazione del gorgonzola

Ora che abbiamo visto in modo approfondito come conservare il gorgonzola in frigorifero ed eventualmente in freezer, è giunta l’ora di mettere in evidenza i punti salienti.

Non esistono regole generali da applicare per capire quanto dura una fetta di gorgonzola, perché la risposta esatta dipende in larga parte dalle condizioni di conservazione, dalla temperatura del frigo, nonché da tanti altri aspetti.

Una fetta di gorgonzola ben avvolta nella carta oliata e poi nella pellicola trasparente può arrivare a conservarsi anche fino a tre settimane in frigorifero.

Per quanto riguarda la data di scadenza indicata sulla confezione, è importante notare che non sempre è necessario attenervisi in maniera tassativa.

A fronte di una conservazione accurata, il formaggio rimane non solo buono, ma anche sicuro da usare per tre settimane, anche se è trascorso qualche giorno dalla data riportata sull’involucro.

Nell’ottica di prolungare ulteriormente la durata del gorgonzola, soprattutto se la quantità di prodotto è elevata e si prevede di non riuscire a consumare la fetta intera, la soluzione ideale è il congelamento.

Non è semplice mantenere intatta la fragranza di un formaggio congelato, ma un primo passaggio importante è quello di metterlo nel freezer prima della data di scadenza.

Porzionare eventualmente la fetta e ricoprire ogni pezzo con carta da forno, prima di inserirlo in un sacchetto di plastica adatto al congelatore.

Anche se il gorgonzola si mantiene al sicuro per più di sei mesi, questo è il tempo indicato per poter consumare un prodotto di qualità.

Se avanza del gorgonzola dopo lo scongelamento, è possibile fare ricorso al frigorifero per un massimo di tre giorni, a patto che per velocizzare il ritorno a temperatura ambiente non si sia fatto ricorso al microonde, nel qual caso la fetta deve essere consumata immediatamente.

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