Grafica, minimale, concreta: storia di un’influencer atipica
In un angolo milanese super hypster vive Giorgette, con la sua famiglia. Trentina di nascita, arrivata in città per studiare allo IED e naturalizzata milanese, insieme a Gabriele e al piccolo Giulio è ormai un punto di riferimento per gli appassionati di instagram. Il suo profilo @giorgette_p è infatti uno dei più seguiti in ambito ‘food’ e questa sua casa virtuale l’ha resa celebre per le linee pulite, le foto grafiche e un sapore di casa e famiglia che è il suo vero marchio di fabbrica. Dal vivo è esattamente come nel suo formato digitale: solare, semplice, determinata, creativa. E la sua casa luminosa e ordinata rispecchia alla perfezione la sua natura.
Quando hai iniziato la tua avventura?
Ho iniziato nel 2010 su instagram, e dal 2013 ho iniziato a vedere i primi frutti. Erano gli anni in cui la piattaforma premiava i contenuti e il mio profilo ha iniziato ad avere una buona visibilità. Credo piacesse il mio stile molto ‘grafico’ nel raccontare visivamente ricette e piatti. Ho sempre condiviso cibo, con un focus sui dolci, che sono i miei preferiti da cucinare.
Perché hai scelto proprio Milano per la tua formazione e per la tua vita?
Sono una grafica, e lavoro come fotografa per brand e aziende. Milano era lo sbocco naturale, e studiare allo IED era per me un passaggio fondamentale. Il Trentino è bellissimo se ci vai in vacanza, ma stando là ti manca la città, e le opportunità di lavoro e di crescita che ti offre.
Hai abbandonato il tuo lavoro per concentrarti solo sul tuo profilo?
Sono ancora nella fase in cui ho il mio lavoro e poi gestisco anche il mio profilo. In realtà non vorrei mai lasciare la mia professione principale, che mi piace molto. È vero che anche coltivare il mio profilo e gestire il blog sono un lavoro ma… io non saprei dire se sono un’influencer. Lo sono diventata ancora prima che inventassero la parola influencer, quindi non mi sento di fare un vero ‘ lavoro’, in questo senso. È più una condivisione di esperienze, per me: metto la mia creatività nelle foto, cerco di fare degli scatti un po’ diversi dal solito e di raccontare la mia quotidianità.
Com’è cambiato instagram da quando hai iniziato?
È cambiato negli anni il rapporto con i follower: all’inizio c’erano rapporti più autentici e reali adesso è tutto un po’ più costruito, trovo ci sia meno spontaneità. E anche sulla piattaforma vedo che c’è un po’ più di costruzione. Io preferisco continuare a far vedere un po’ tutto, a raccontare la mia quotidianità. E da quando c’è Giulio ho anche intensificato la mia parte dedicata alle mamme: quando si affronta questo momento si cerca sempre di avere consigli da altre mamme, perché non si hanno mai certezze: condividere momenti e consigli è indispensabile.
Ami i salumi? Qual è il tuo primo ricordo legato ai salumi?
«Li amo molto! Ho anche fatto la grafica delle confezioni di un’azienda locale, qualche anno fa. Da trentina il primo salume che ricordo è di sicuro lo speck, che a casa mia c’era sempre e veniva usato anche per cucinare, per esempio negli spatzle. E comunque a casa mia erano una presenza fissa: fin da quando ero piccola e anche adesso tutte le sere a cena mia mamma preparava sempre il tagliere dei salumi. E noi da piccoli cercavamo di rubare qualche fetta prima di cena. Oggi devo dire che sono grande fan del bacon: lo adoro!
La tua ricetta preferita?
«La cucina qui in casa è un lavoro di gruppo: con Gabriele siamo sempre insieme, ai fornelli. Gabriele è più bravo nei sughetti, ma se mi chiedi di cucinare al forno io sono imbattibile, come sui dolci, che sono sempre mia specialità. Per noi ha preparato dei crostini di pane tostato con lardo Salumi Pasini, pomodorini e timo: una delizia nella sua semplicità».