Preparazione del Salame Felino
Il processo di preparazione è il seguente:
- la macinazione viene effettuata in delle trafile medie che restituiscono un composto dalla grana medio-grossa;
- segue il processo di salatura che prevede l’aggiunta di sale e pepe a grani interi;
- subito dopo si procede unendo il pepe e l’aglio, precedentemente schiacciati in un mortaio e sciolti nel vino bianco secco;
- l’impasto va mescolato, in modo da amalgamare perfettamente gli ingredienti;
- quando sarà pronto, verrà inserito all’interno di un budello naturale di suino di origine danese, pertanto di tipo “gentile”, ovvero liscio ma spesso;
- viene quindi lasciato stagionare per un periodo che va dai due a i tre mesi.
Il prodotto va consumato con moderazione, in porzioni solitamente da 50 grammi.
Perché si chiama Salame Felino?
Fonte di malintesi, il nome del salame italiano dalla lunga tradizione non fa riferimento a carni di gatto, ma alla cittadina di Felino, a 15 km da Parma, che si estende fra pianura e collina, territorio particolarmente idoneo per la preparazione di insaccati eccellenti, grazie alle sue caratteristiche di umidità, temperatura e circolazione dell’aria.
Apprezzato in tutta Italia e all’estero, il prodotto ha un forte legame con il territorio.
è stato a lungo oggetto di contraffazioni, motivo per cui è stato creato il Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP che ha lo scopo di tutelare, promuovere, valorizzare e informare il consumatore finale sulla qualità del salume.
Riconosciuto prodotto agroalimentare della tradizione locale sia dal Ministero delle Politiche agricole che dalla regione, ha ottenuto anche il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) dalla Comunità europea.
Per riconoscere un prodotto originale da uno contraffatto, bisogna valutare alcune caratteristiche:
- la tenerezza;
- il sapore dolce e delicato al palato;
- il profumo assai intenso, dovuto senz’altro alla qualità della carne ma anche al taglio impiegato, al tipo di lavorazione e al periodo di stagionatura.
Curioso sapere che il paese di Felino ha creato Il Museo del Salame di Felino, localizzato all’interno delle cantine del Castello della cittadina.
Per i visitatori, il percorso si articola in cinque sezioni che comprendono rispettivamente un’analisi storica del rapporto tra il salume e il territorio, le testimonianze dell’uso del salame a Parma, la produzione domestica, la tecnologia della produzione e la vendita del prodotto e infine una raccolta di interessanti curiosità.