Conservare il Parmigiano Reggiano tagliato
Quando si compra un trancio di Parmigiano Reggiano fresco oppure collocato all’interno di una confezione sottovuoto, si raccomanda di conservarlo in frigorifero a una temperatura compresa tra i 4 e gli 8 gradi, in modo da preservare tutte le sue caratteristiche organolettiche, tra cui:
- umidità (meglio evitare il refrigeratore ventilato per non metterla a repentaglio);
- la parte grassa, che tende ad assorbire con grande facilità gli aromi e gli odori degli altri alimenti presenti all’interno dell’elettrodomestico.
Dopo questa doverosa premessa, ecco qualche pratico suggerimento:
- non congelare mai il Parmigiano Reggiano, poiché il freezer comprometterebbe la parte grassa in modo irrimediabile;
- tenere conto della stagionatura del formaggio: se essa è giovane, ovvero tra i 12 e i 15 mesi, occorre sapere che, essendo maggiormente ricco di umidità, può essere conservato fino a quindici giorni, dopo i quali potrebbe formarsi della muffa facilmente removibile con un coltello. Nel caso di un prodotto con 24 mesi e oltre, la conservazione può essere protratta fino a 1 mese;
- acquistare adeguate porzioni per il consumo immediato: sebbene possa sembrare un concetto banale, non lo è affatto, poiché questo accorgimento previene sprechi di denaro e prodotto;
- utilizzare un contenitore provvisto di chiusura ermetica per tenere il formaggio lontano dagli altri cibi presenti all’interno del frigo;
- evitare l’uso di pellicola trasparente, in quanto soffoca il gusto. Inoltre il Parmigiano Reggiano, essendo composto da un’elevata percentuale di grasso, assorbirà in men che non si dica il sapore della plastica, il quale cambierebbe quello dello stesso formaggio;
- lasciar respirare il formaggio, in modo da permettere una perfetta areazione;
- optare per carta per formaggi oppure per sacchetti di carta, la cui porosità consente sia di far respirare il prodotto, sia di proteggerlo dall’aria. Se non si riescono a reperire questi prodotti, andranno benissimo anche la carta pergamenata oppure la carta cerata;
- cambiare la carta dopo ogni utilizzo: visto che il Parmigiano Reggiano tende a sudare (rilascia materie oleose in grandi quantità), è fondamentale cambiare carta dopo ogni consumo. Questo accorgimento assicura risultati maggiormente duraturi;
- conservare il formaggio all’interno del cassetto degli ortaggi, poiché, essendo collocato nel ripiano più basso del frigorifero, riduce la possibilità di seccarlo;
- utilizzare dell’olio d’oliva per prevenire la formazione di muffa e per idratare la superficie del Parmigiano. Se proprio dovesse formarsi della muffa, si andrà a creare sull’olio e per rimuoverla basterà semplicemente frizionare con un foglio di carta da cucina inumidito con un po’ d’acqua tiepida.
Quando si intende consumare l’alimento, toglierlo dal frigorifero almeno trenta minuti prima del servizio, in modo da portarlo a temperatura ambiente.
Solo in quest’ultimo modo ha infatti la possibilità di sprigionare tutto il suo gusto e tutti i suoi aromi.
Conservare il Parmigiano Reggiano intero
Prima di parlare dei metodi di conservazione del Parmigiano Reggiano intero, è doveroso segnalare che una forma deve obbligatoriamente pesare tra i 30 e i 40 chili, anche se in media si aggira intorno a quest’ultima cifra.
Per la sua produzione occorrono all’incirca 550 litri di latte, ovvero quattordici per ogni chilo di formaggio.
Una forma integra può essere conservata in una cantina fresca e asciutta anche per molto tempo, a patto che non venga tagliata e non entri in contatto con altri cibi.
Per tale ragione si raccomanda di collocarlo su una mensola a parte.
Differenze sostanziali nel conservare il Parmigiano Reggiano tagliato o intero
Il Parmigiano Reggiano tagliato, a differenza di quello venduto in forme intere, può essere venduto sottovuoto per evitare contatti con l’aria, principale responsabile del suo deterioramento.
Non si consiglia di conservare il pezzo tagliato fuori dal frigorifero, in quanto verrebbe attaccato in poco tempo da polvere, muffe e altre sostanze dannose per la sua longevità.
Conservare il Parmigiano Reggiano grattugiato
Oltre al Parmigiano Reggiano intero e tagliato, al fine di far risparmiare tempo a molti consumatori, è possibile trovarlo già grattugiato da utilizzare per condire primi e secondi piatti nell’arco di una manciata di secondi.
La suddetta versione può essere collocata sia all’interno di buste in plastica provviste di cerniera, sia all’interno di lattine metalliche provviste di chiusura ermetica.
In questo caso occorre sigillare la confezione dopo ogni utilizzo, in modo da contrastare secchezza e formazione di muffa.
è inoltre fondamentale consumare il prodotto entro la data di scadenza.
Parmigiano Reggiano: dettagli importanti da conoscere
In questa sezione finale verranno fornite ulteriori informazioni capaci di ampliare il bagaglio di conoscenze dei lettori riguardo il Parmigiano Reggiano.
Differenze tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano
Il Parmigiano Reggiano, a differenza del Grana Padano, è costituito da una parte di latte decremato e una di latte intero, risultando così più grasso rispetto a quest’ultimo.
Di conseguenza raggiunge prima la stagionatura, la quale condiziona inesorabilmente il gusto finale.
Inoltre il Parmigiano Reggiano viene prodotto senza l’aggiunta di alcuni additivi, visto che sono banditi anche quelli di origine naturale.
Nel Grana Padano è invece contemplato l’impiego del Lisozima, una proteina ricavata dall’albume delle uova per mantenere sotto controllo la fermentazione del clostridium tyrobutyricum.
Anche l’alimentazione dei bovini cambia: quella destinata alle vacche da Parmigiano Reggiano è esclusivamente composta da erbe e fieni, mentre nel Grana Padano sono consentiti anche gli insilati di mais.
Il Parmigiano Reggiano richiede pertanto un maggior numero di attenzioni rispetto al Grana Padano.